top of page

News

La proposta PartecipArno candidata al programma LIFE della Commissione Europea

Il progetto PartecipArno, giunto alla sua fase finale, ha attratto l'interesse dell'area della provincia di Pisa bagnata dal fiume Serchio, che con l'Arno ha profonde relazioni storiche ed è connessa attraverso il reticolo idraulico della piana pisana.

Il progetto così ampliato è stato presentato nell'ambito della call 2020 del Programma LIFE della Commissione Europea, priority area "Environmental Governance and Information" (settore: Activities in support of effective control process as well as measures to promote compliance in relation to Union environmental legislation, and in support of information systems and information tools on implementation of Union environmental legislation).

La partnership nella presentazione del progetto al programma LIFE vede uniti:

- la Provincia di Pisa (come beneficiario coordinatore), - il Parco Regionale toscano di S. Rossore Migliarino e Massaciuccoli, - l'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale, - i Comuni attraversati dall'Arno e dal Serchio in Provincia di Pisa (Buti, Calcinaia, Cascina, Castelfranco, Montopoli Val d'Arno, Pisa, Pontedera, San Giuliano Terme, Santa Croce, Vicopisano e Vecchiano), - l'Università di Pisa, - l'Istituto di Biofisica del CNR Pisa, - Dielectrik srl, - la Fondazione Piaggio Onlus.

A questi si è aggiunto il Parco Naturale del Verdon (Francia), interessato ad attivare nel proprio territorio azioni compatibili con quelle proposte e a realizzare momenti di scambio con i partner toscani.

La proposta progettuale, presentata col titolo Local Communities for a Water Ecomuseum in the Province of Pisa, si propone di realizzare un Ecomuseo nel territorio della provincia di Pisa bagnato dall'Arno e dal Serchio, muovendo i propri passi nella direzione di un Contratto di Fiume che troverà i propri punti di forza nella valorizzazione ambientale, paesaggistica, culturale e socio-economica del reticolo idraulico originato dai due fiumi.

Nel quadro del documento strategico per gli Ecomusei, si punta alla fruibilità sostenibile dei corsi d'acqua individuando ambiti di intervento relativi a: socialità, cultura e paesaggio; via d’acqua; vie di terra; sport. Azioni di gestione di tratti fluviali oggetto di intervento hanno come ulteriori obiettivi la salvaguardia della qualità chimico-fisica delle acque e la rimozione di materiale flottante, la sicurezza idraulica e l’avvio di processi di rinaturalizzazione.

Ambizione del progetto è superare la frammentarietà di attività sporadiche e scollegate, che spesso non tengono conto delle criticità ambientali, e sviluppare una visione olistica del fiume e del suo territorio con le sue peculiarità e il suo patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, con una chiara visione delle opportunità che possono nascere dalla scelta di recuperare i corsi d'acqua oggetto di intervento alla vita quotidiana delle persone, grazie ai processi partecipativi previsti.

Obiettivo della partecipazione, prevista in momenti diversi in tutto il ciclo di vita del progetto, è la predisposizione di un documento di intenti, da realizzarsi nell’ambito del primo anno di attività, da sviluppare successivamente in un “piano d’azioni” che sarà attuato con il coinvolgimento di tutti i soggetti del partenariato.

Altri obiettivi sono:

- la messa a punto di un sistema di rete di sensori per valutare l’inquinamento chimico da molecole organiche; - la realizzazione di uno studio di fattibilità dei diversi sistemi con barriere galleggianti per la raccolta dei rifiuti plastici, con una sperimentazione iniziale in laboratorio tarata sulle condizioni rilevabili nei fiumi Arno e Serchio, una progettazione definitiva dell’opzione prescelta e la posa in opera in punti idonei, individuati insieme ai partner e agli stakeholders; - l'integrazione della sicurezza idraulica con la funzionalità ecosistemica del fiume con lotta alle specie aliene.

Archivio
bottom of page